Nelle ore convulse dell’approvazione della manovra in Senato in numerosi Atenei si è proceduto a tappe forzate alle prese di servizio già deliberate. Vediamo di provare a fare un po’ di ordine sui provvedimenti che riguardano l’Università compresi nella Legge di bilancio 2019, almeno allo stato attuale della questione (23.12). Ecco i punti decisivi nella versione del maxiemendamento approvato la notte scorsa in Senato.
Congelamento assunzioni. Comma 208-septies. Una serie di amministrazioni pubbliche non potranno effettuare assunzioni fino al 15 novembre 2019 «in relazione alle ordinarie facoltà assunzionali riferite al predetto anno». Per l’Università questa data è posticipata al 1 dicembre 2019. Questa sospensione non dovrebbe quindi comprendere i concorsi basati su Punti Organico riferiti ad anni precedenti al 2019 (ad esempio quelli che abbiamo appena ripartito tra i Dipartimenti che fanno riferimento alle disponibilità 2018, e quelli riferiti alle disponibilità 2017 che devono ancora concludersi). Rimangono inoltre esclusi dal “congelamento” i ricercatori RTDb a cui scade il contratto prima del 1 dicembre 2019, che potranno prendere regolarmente servizio con la procedura prevista.
Piano straordinario RTDb (finanziamento aggiuntivo). Comma 209. È finanziato con fondi aggiuntivi rispetto all’FFO un piano straordinario RTDb per 78,63 milioni (il decreto per la distribuzione tra gli Atenei deve uscire entro 60 giorni). Dovrebbe consentire 1000 nuovi RTDb nell’anno 2019 (10-12 per Uniud).
Piano straordinario RTDb (finanziamento ordinario). Comma 209-bis lettera a). È finanziato con fondi ordinari, cioè a valere sull’FFO, un piano straordinario RTDb per 40 milioni (il decreto relativo deve uscire entro 60 giorni). Difficile capire quante assunzioni di nuovi RTDb consentirà.
Aumento dell’FFO ordinario. Comma 583. Il Fondo per il finanziamento ordinario delle università è aumentato di 40 milioni.
Progressioni di carriera di ricercatori universitari a tempo indeterminato (RU) (finanziamento ordinario). Comma 209-bis lettera b). È finanziato con fondi ordinari, cioè a valere sull’FFO, un piano straordinario per la progressione di carriera di RU dotati di ASN per 10 milioni. Però a partire dal 2020 e non dal 2019 come era stato annunciato. Almeno il 50 % di questi posti deve essere bandito ex art. 18, non più del 50 % ex art. 24. Ipotizzando che tutti i concorsi siano vinti da candidati “interni” (0,20 P.Or. di costo) dovrebbe trattarsi di circa 500 posizioni.
Maggiore turn-over università virtuose (finanziamento ordinario). Comma 582-bis. Agli Atenei “virtuosi” che nel 2018 hanno avuto un indicatore del personale inferiore al 75% (Uniud: 73%) e un indicatore di sostenibilità economico finanziaria superiore a 1,1 (anche qui dovremmo essere in regola) avranno Punti Organico in più per 25 milioni nel 2019 e per 25 milioni nel 2020, da ripartire tra di esse e a valere sull’FFO ordinario.
Fondo per le borse di studio. Comma 585. E’ aumentato di 10 milioni.
Abolizione del Fondo per le cattedre del merito Giulio Natta. Comma 455. Definitivamente abolito il fondo istituito con la finanziaria 2015 e mai divenuto operativo.
Commento. Non si capisce quali risparmi effettivi possa produrre il congelamento delle prese di servizio sulle facoltà assunzionali 2019. È infatti molto complicato iniziare a spendere i Punti Organico nello stesso anno in cui maturano. A meno che, come ipotizzano i pessimisti, questo non serva da “testa di ponte” per possibili proroghe del congelamento, nel caso la manovra non sortisca gli effetti economici annunciati. In termini complessivi si registra un modesto aumento delle risorse a disposizione del Fondo per il funzionamento ordinario (0,5 % circa) – che è positivo – ma il saldo reale dovrà verificarsi quando tutte le componenti saranno chiare. Si registra un moltiplicarsi degli interventi “straordinari” per il reclutamento e avanzamento delle carriere, che marcano l’inadeguatezza del sistema ordinario di ricambio del personale universitario. Restiamo in attesa di tutti i decreti attuativi.